Castello di Caporiacco

L’intervento, seguendo le indicazioni contenute nelle “Linee guida per la valutazione e riduzione del rischio sismico del patrimonio culturale”, circolare n. 26 del 2.12.2010 del MIBAC, si propone di conservare, ed in questo caso recuperare, il funzionamento strutturale del complesso monumentale, ripristinando la distribuzione originale delle rigidezze, gravemente compromessa prima, purtroppo, dalla improvvida e dannosa demolizione della torre mastio e poi dai crolli conseguenti al terremoto del 1976, essi stessi aggravati dalla detta discontinuità. In questa situazione si è costretti a derogare dal principio di limitare al minimo gli interventi di demolizione – sostituzione, perché per rispettare la concezione originaria della struttura è assolutamente necessario e urgente rimediare alle carenze statiche recuperando materialmente la continuità e le connessioni tra i paramenti est e nord, al fine di ridurre la vulnerabilità sismica locale dello spigolo nord – est del complesso castellano.

Oltre ad ottenere così un soddisfacente comportamento d’assieme tramite l’ammorsamento alle pareti esistenti, si ripristina pienamente anche l’ integrità architettonica del manufatto confermandone tipologia ed aspetto.

La  ricomposizione della torre mastio viene eseguita in analogia con quanto già previsto e realizzato per le scatole murarie dei lotti precedenti, che sono state recuperate secondo le seguenti linee metodologiche:

1. Ricostruzione dei tratti di muratura mancanti. Si ritiene necessario che, per mantenere omogenee le caratteristiche meccaniche, le nuove murature perimetrali siano realizzate in pietrame recuperato in loco dalle demolizioni e dai crolli in conformità con quanto già realizzato, ricomponendo i paramenti esterni in pietrame sbozzato disposto in corsi e collegato con diatoni al nucleo. La resistenza al taglio viene poi migliorata con l’uso di reti in polimeri rinforzati con fibra di vetro disposte orizzontalmente ogni 100 – 150 cm, già impiegate con successo nei tratti di muratura già ricomposti.

2. Ricostruzione degli orizzontamenti con travi portanti appoggiate su banchine in legno ed ancorate alla muratura perimetrale. Sulle travi verrà disposto un doppio tavolato ad orditura incrociata, collegato anch’esso con lame alla scatola muraria.  Nello spessore del solaio, in tutte le murature saranno posti tiranti in acciaio al fine di evitare il distacco delle pareti tra loro.

3. L’azione di cordolatura a livello di ultimo impalcato viene affidata a tiranti di acciaio, collegati tra di loro e zancati alla muratura perimetrale, alla sommità della quale sarà comunque realizzato un cordolo in c.a..

4. La copertura è piana e pedonabile, sempre con struttura in legno, riprendendo quella dei piani sottostanti.

5. Le strutture esistenti di fondazione, avendo spessore e consistenza adeguata, saranno usate come base per il completamento delle murature e allargate mediante cordoli in c.a. opportunamente ammorsati alle fondazioni esistenti. Alla base della nuova colonna in mattoni pieni, posizionata al centro del nucleo della torre, a sostegno dei solai di piano, è prevista la realizzazione di un plinto in c.a.

Data

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Luogo

Caporiacco (UD)

Cliente

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Valore

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